Titolo : Les mots pour le dire
Autore : Marie Cardinal
Edizione : Grasset & Fasquelle
Genere : romanzo
Questo romanzo ha ottenuto il Prix Littré nel 1976
ed ha fortemente colpito i lettori dell'epoca per la sincerità
violenta, quasi sfrontata con cui viene narrata la cronaca, rigorosamente
autobiografica, di una giovane donna in preda a disturbi
psicofisici, sull'orlo della follia e del suicidio.
Marie è, suo malgrado, la protagonista di questa
storia.
Alla base della sua profonda crisi sta il suo mancato legame
con il padre e, soprattutto, il particolarissimo, addirittura
conflittuale, rapporto con la madre.
Fino al giorno in cui decide di entrare in analisi. Da quel momento,
attraverso le sedute con il piccolo dottore e il recupero di episodi
drammatici del suo passato (il divorzio dei genitori, la morte di
un padre praticamente assente da sempre, i tabù adolescenziali
sul sesso e l'adolescenza trascorsa in un'Algeria in guerra), Marie
riuscirà a rinascere.
Ma sarà, paradossalmente, proprio la morte della madre a
liberarla definitivamente da la chose, un disturbo di chiare origini
psicosomatiche, che la perseguita ormai da anni.
Ma mère est morte ! Le monde éclate ! [
]
Au bouleversement des premiers jours suivant la mort de ma mère,
avait succédé une impression de soulagement et de
liberté. Comme si tout était en ordre. Elle en avait
fini et moi aussi. Elle était libre et moi aussi. Elle était
guérie et moi aussi.
Il rapporto delle due donne è fondato, infatti, sul doppio
sentimento amore/odio, provocato dalla morte prematura della sorella
di Marie e mai accettato dalla madre che colpevolizza la figlia
"sopravissuta" e dai loro rispettivi ruoli nella società.
La madre, infatti, è vittima di una società perbenista,
di un'esperienza matrimoniale terribilmente negativa e frustrante,
del drammatico contraccolpo psicologico subito dopo la morte della
prima figlia tanto amata, della successiva indesiderata gravidanza
in pieno divorzio.
Marie, a sua volta, è vittima della madre e delle sue frustrazioni,
delle regole che le vengono imposte e che le impediscono di godere
completamente del suo essere donna, del suo corpo, della sua vera
natura.
In una non troppo ipotetica storia della letteratura al femminile,
il romanzo di Marie Cardinal occupa senza dubbio un posto importante
per gli argomenti trattati e per l'audacia dello stile utilizzato:
les mots pour le dire, le parole fino ad allora vietate, vere,
le parole che liberano
Elisabetta F.
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