"Quali
sono le opere che hanno avuto influsso sulla vostra vita? Quelle che
hanno contribuito a fare di voi ciò che siete oggi? Quelle
che vi hanno segnato nel profondo, quelle di cui vi ricordate in particolare
perché legate ad un momento particolare della vostra vita?"
Questa la domanda che è stata posta a 2000 francesi,
con la possibiità di citare più di un testo.
I risultati offrono un quadro chiaro dei gusti dei francesi:
molto diversi tra loro, ma tutti orientati ai classici. Spiccano
infatti tra i primi 30 posti dei mostri sacri del nostro secolo:
Camus
(La peste, L'étranger),
Malraux (La condition humaine), Hugo (Les misérables),
Céline (Voyage au bout de la nuit).
Autori come Proust, Mauriac,
Gide, Duras
o Yourcenar restano confinati nelle ultime posizioni, se non del
tutto assenti.
Una classifica che rivela scelte molto 'intime', visto che scopo
del sondaggio non era di stilare una lista dei capolavori universali
della letteratura, ma piuttosto di quelle opere che hanno colpito
al cuore i lettori francesi. Risultato ne è stato dunque
una fortografia del cuore e della memoria dei francesi.
Curioso il fatto che tra i primi 30 posti spicchino i dizionari
come Petit Robert, Larousse, Hachette: ciò denota
come per i francesi il dizionario venga assimilato all'opera letteraria.
Si pensi in effetti al suo ruolo di custode dei tesori della lingua
(di cui il popolo francese va molto fiero), lampada di Aladino che
ha sempre permesso di afferrare i segreti delle scienze o della
natura.
La Bibbia al primo posto, precede Hugo (Les misérables).
Al terzo posto Le
petit Prince di Antoine de Saint-Exupéry, il romanzo
che batte il record mondiale di traduzioni.
Al quarto posto Germinal di Emile Zola scavalca Stendhal con Le
rouge et le noir.
Insomma ne esce decisamente vincitore il romanzo: pochi
essais e ancora meno poesia (Baudelaire e Prévert si aggiudicano
il 32° e 36° posto) o teatro (Sartre è solo al 40°
posto con Huis clos).
Unico rappresentante dei fumetti è Hergé con Tintin
al 18° posto).
Da ultimo è simpatico notare come il capolavoro di Dumas,
Trois mousquetaires, occupi la 10a posizione trovando concordi tre
generazioni: a riprova che i francesi, un po' spadaccini un po'
fraterni, hanno sempre una propensione per l'attacar briga :-)
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