Titolo : L'étranger
Autore : Albert Camus
Edizioni : Folio Gallimard
Genere : romanzo
"Les mains sales" è un dramma teatrale tra i più noti di Jean-Paul
Sartre (1905-1980) filosofo, romanziere, saggista e autore
drammatico francese.
In questa pièce scritta nel 1948, che rientra nel genere
del c.d. théâtre de situations, Sartre contrappone attraverso
i due personaggi principali (Hugo e Hoederer) due visioni del
mondo e della vita : l'idealismo puritano del primo e il pragmatismo
umanista del secondo.
La trama in breve
La scena si svolge in un paese immaginario dell'Europa centrale,
l'Illyria.
Oggetto principale della pièce è il processo di Hugo, militante
comunista nel periodo della resistenza al nazismo, arrestato per
ordine del proprio partito e accusato dell'omicidio di un compagno,
Hoederer.
Una volta scarcerato Hugo si ritrova di fronte gli esponenti del
proprio partito, che nel frattempo hanno abbracciato i principi
politici di Hoederer, e che quindi lo sottopongono a processo.
Grand parte dell'opera è quindi dedicata ad una retrospettiva,
che ripercorre la storia di Hugo e mette in luce i motivi dell'assassionio
di Hoederer.
Hugo, giovane di estrazione borghese e di formazione universitaria,
viene incaricato da principio di redigere il giornale clandestino
del partito.
In seguito gli viene conferito l'incarico di uccidere Hoederer,
leader comunista che conduce una politica troppo diplomatica e moderata.
Hugo si infiltra nell'entourage del leader come segretario,
insieme alla propria moglie Jessica, ma in realtà non trova l'occasione
di assassinarlo.
Sarà solo quando Hugo sorprende Jessica tra le braccia di Hoederer
che lo ucciderà, acciecato dalla gelosia.
Les mains sales e l'esistenzialismo di Sartre
Scritta nel 1948, "Les mains sales" appartiene ad un'epoca
in cui Sartre
è profondamente convinto della natura politica di tutta l'esistenza
umana.
É lui stesso, parlando di quel periodo della sua vita, a dichiarare
"Tout homme est politique. Mais ça, je ne l’ai découvert pour
moi-même qu’avec la guerre, et je ne l’ai vraiment compris qu’à
partir de 1945. Avant la guerre, je me considérais simplement comme
un individu, je ne voyais pas du tout le lien qu’il y avait entre
mon existence individuelle et la société dans laquelle je vivais…
j’étais l’ ’homme seul’, c’est-à-dire l’individu qui s’oppose à
la société par l’indépendance de sa pensée mais qui ne doit rien
à la société et sur qui celle-ci ne peut rien, parce qu’il est libre".
Proprio nel 1948 Sartre entra a far parte del gruppo che aveva
dato nascita al R.D.R. (Rassemblement Démocratique Révolutionnaire);
a partire da quell'anno le opere di Sartre vengono messe all'indice
dalla Chiesa cattolica e di sicuro in quest'opera si ritrovano
i punti centrali della filosofia di Sartre, così come egli
l'aveva elaborata fino ad allora.
In particolare emerge ne "Les mains sales" la concezione della
libertà presso Sartre. Secondo l'autore l'uomo è obbligato ad
essere libero : lo stesso Hugo dichiara che "c'est drôle d'être
libre, ça donne la vertige....".
La libertà genera il continuo obbligo ad agire, a compiere
scelte e dunque crea angoscia.
In realtà attraverso i due personaggi, Hugo e Hoederer, Sartre mette
in luce due diverse concezioni di libertà, rendendo difficile
al lettore capire quale delle due egli abbracci.
Per Hugo essere liberi significa liberarsi da ogni tipo di costrizione,
di schiavitù e anche da ogni tipo di responsabilità.
Per Hoederer essere liberi vuol dire avere a disposizione delle
risorse e dei mezzi per agire : in questo agire però non è lecito
fare tutto quello che si vuole, ed è necessario pensare non
solo a se stessi ma anche agli altri (riprova ne è il fatto
che Hoederer morendo impedisce alle guardie del corpo di uccidere
a loro volta Hugo).
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