Ramata è il secondo avvincente romanzo di un autore
che nel suo Paese d'origine, il Senegal, è ormai diventato
celeberrimo: Abasse Ndione; il successo ottenuto grazie alle
sue due opere letterarie, Ramata e Vita a spirale,
dimostra la veridicità di una fortunata profezia,
fattagli in gioventù, che lo destinava alla gloria
internazionale nel campo della narrativa e, comunque,
conferma la sua passione per la scrittura, passione a cui ha dedicato
la sua intera vita.
Griot dell'era tecnologica, uso alle norme della scrittura e della
narrativa moderna, Ndione tiene con il fiato sospeso il lettore,
ordendo trame avvincenti e intriganti che stuzzicano la curiosità
e ne appagano sempre le aspettative, grazie ad un'originalità
e ad un ritmo travolgenti. I protagonisti delle sue storie sono
dominati da una passione totalizzante, vissuta con
coraggio e spregiudicatezza, che li spinge ai confini della moralità.
In Vita a spirale, l'ossessione del giovane protagonista
è la marijuana, alla quale dedica tutte le
sue energie presenti e i suoi progetti per l'avvenire; le sue ultime
emblematiche parole sono infatti: "
l'avenir? Développer,
développer toujours!", là dove con il verbo
"sviluppare" si intende fumare erba.
Ramata, l'eroina eponima del secondo e ultimo romanzo di
Ndione, invece, è una donna che possiede, in abbondanza,
tutto ciò che si potrebbe desiderare: ricchezza, una famiglia
unita, un marito che la adora e non le rifiuta nulla, una posizione
sociale prestigiosa.
Tutte queste cose, però, non bastano a renderla felice; anzi,
nulla sembra poterla appagare e soddisfare, placando la sua arroganza
e la sua fredda cattiveria opportunistica.
Ramata, in apparenza così sicura e felice, soffre nel suo
intimo, è, in realtà, una donna crudele che umilia
e disprezza gli uomini, perché incapaci di darle il piacere;
fino a quando, ormai in età matura, scopre, in seguito
a uno stupro, l'orgasmo che per tanto tempo non aveva conosciuto.
Questo episodio, squallido ma rivelatore, cambierà per sempre
la sua vita; l'inseguimento dell'unico uomo capace di compiacere
la sua sensualità, un giovane emarginato che proprio non
capisce perché una donna così distinta e sofisticata
si interessi tanto a lui, la trascinerà nelle bettole
più malfamate dei suburbi senegalesi, fino al sopraggiungere
della morte, in condizione di delirante follia.
La narrazione trascina il lettore con storie sovrapposte e dialoghi
vivaci, a volte fin troppo crudi e realistici, nel Senegal contemporaneo;
i personaggi, convertiti al moderno stile di vita occidentale, devono
pur sempre fare i conti con il sapere tradizionale (per esempio,
è citato il più grande filosofo wolof, Koce Barema)
e con un passato che ritorna in superficie grazie a lunghi flash-back,
nei quali emerge una realtà più rurale, con la forte
presenza della tradizione e dei rituali come, per esempio, l'infibulazione.
Paola Rossi
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