Nella Francia del Medioevo, si rintracciano forme
di celebrazione del Natale costituite principalmente da tre
componenti : le tropes, i misteri e i canti di Natale.
Le tropes erano originariamente delle antifone dialogate,
utilizzate durante la liturgia sacra, al fine di renderla più
accessibile ai fedeli.
Successivamente si svilupparono nel senso più spettacolare
e profano, fino ad essere bandite dalla liturgia e recitate,
quindi, sui sagrati delle chiese. Nel 1677 saranno poi proibite
in tutta la Francia.
I misteri rappresentano lo sviluppo profano dei drammi
liturgici: essi, una volta proibiti dalla chiesa ufficiale,
favoriscono lo sviluppo di forme popolari di celebrazione del Natale.
I cantici ne sono un esempio : chiamati chants
de Noël in Canada, noëls in Francia e carols in
Inghilterra, sono l'espressione più popolare della celebrazione
del Natale.
Nel Québec fu Ernest Gagnon ad interessarsi per primo a questi
canti di Natale, creandone una raccolta dal titolo Cantiques
populaires du Canada français (1897).
Di una qualche importanza, nel Medio Evo francese, sono anche i
racconti e le leggende, che rappresentano una tradizione
orale, che sarà riconosciuta come genere letterario solo
alla fine del XVIII secolo, grazie a Charles Dickens, con il suo
"A Christmas carol".
Si tratta, comunque, di racconti ispirati alla vita quotidiana e
alle caratteristiche delle singole regioni francesi.
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