Si definiscono troubadours i poeti del XII e XIII secolo,
che operavano soprattutto nel sud della Francia (in quella che può
essere geograficamente definita come Occitania) e si esprimevano
in lingua d'oc.
L'evento storico che viene individuato come seria battuta d'arresto
per la produzione letteraria di questi autori è la Crociata
degli Albigesi che, tra il 1209 e il 1229, portò un freno
costringendo i troubadours a rifugiarsi in Italia o in Aragona.
I troubadours erano membri della nobiltà o della
media e piccola borghesia, o musicisti ambulanti, e trattavano
dei temi prediletti, in genere ereditati dal forte influsso
poetico arabo-andalusiano: la fine dell'amore, le sofferenze
d'amore, la lontananza dell'amore, l'alba.
Svariati anche i generi delle poesie, tra i quali :
- il canso o cançon, genere molto
diffuso, che canta l'amore del cavaliere che diviene vassallo
della propria dama
- la chanson de croisade, utilizzata
in genere per esortare i cristiani a prendere parte alle guerre
sante
- la chanson de toile, una delle forme
poetiche più antiche della letteratura francese, che rappresenta
l'innamorata intenta a tessere la tela, ricordando l'amato morto
- la pastourelle, che racconta l'amore tra il signore
ed una pastorella.
Nei canti dei troubadours la melodia è strettamente
legata al testo.
Oggi restano, come grande testimonianza di questa letteratura, circa
2500 poesie.
I troubadours scrivono una lingua ricca lessicalmente
e densa di varianti testuali, che a volte rende difficile la
lettura e la comprensione del testo.
Tra i più celebri esponenti di questa letteratura : Bernart
de Ventadorn, Guillaume, IXième duc d'Aquitaine
et VIIième comte de Poitiers, Marcabrun,
Bertran
de Born, Comtesse Beatriz de Dia, Arnaut
Daniel.
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e delle rispettive opere.
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