Chi non hai mai detto una bugia? Magari anche piccola, magari
non proprio una bugia ma, meglio, una mezza verità.
Non proprio una menzogna ma una piccola frottola.......
Esistono diversi modi per definire la bugia, a seconda
della sfumatura che si vuole dare ad un fatto, sottolineandone la
maggiore o minore gravità.
Anche la lingua francese offre diversi modi per tradurre
la parola bugia, con vocaboli che sono generalmente in uso
nel registro del linguaggio colloquiale o familiare, o in quello
corrente, sia scritto che parlato.
Anzitutto bisogna tenere presente che l'omofono francese che subito
viene in mente bougie, non è
affatto la traduzione dell'italiano bugia, ma significa candela.
Premesso questo vediamo un po' come ci si può comportare
con le bugie in francese......
Se un amico ci dicesse "tu crois toujours aux salades!"
diciamo che non ha proprio una grande stima di noi, perché ci sta
dicendo che crediamo alle....balle.
Salades, sempre usato al femminile plurale, ha infatti questo
significato ed è usato nel linguaggio familiare e colloquiale.
Capiterà spesso ad una mamma di rimproverare suo figlio perché "il
dit de gros mensonges",
intendendo punirlo proprio perché dice delle bugie o menzogne.
Si tratta di un vocabolo usato nel linguaggio corrente, sia
nella lingua scritta che in quella parlata.
Da notare che in francese è di genere maschile (le mensonge).
Se parlando di qualcuno sentiremo dire "il nous a fait un baratin
pour qu'on le fasse pour lui", ancora una volta si parla
di qualcuno che ha detto un sacco di frottole, al
solo scopo che si facesse qualcosa al posto suo!
Si noti che questa parola in francese è maschile singolare e traduce
l'italiano frottole o chiacchiere, femminile plurale.
Nel linguaggio familiare e colloquiale esiste un'altra espressione
simpatica che si può usare per dire che qualcosa ha l'aria di essere
una bugia: se riferendoci ad un fatto diremo, per esempio, "ça
c'est du bidon, je n'y crois
pas", allora vorrà dire che abbiamo dovuto ascoltare delle
fandonie.
Da notare l'uso congiunto dell'articolo partitivo du insieme
a questo vocabolo singolare maschile bidon, che ancora una
volta ha la sua traduzione italiana in una parola femminile plurale.
E ancora se un amico (noto imbroglione) pretenderà di farci credere
di essere stato al cospetto della Regina di Inghilterra in persona,
nel linguaggio familiare, potremo rivolgerci a lui dicendogli :"raconte
pas de bobards!".......esortandolo
così a non dire più.......balle.
Rivolgendoci ad una persona qualsiasi, anche se non un amico stretto
con il quale permetterci un linguaggio un po' più sciolto, potremo
sempre elegantemente sostenere che quello che ci ha appena raccontato
è "une histoire à dormir
debout", ovvero una storia che non sta in
piedi.
In questo modo gli faremo capire che non crediamo alle sue histoires.
O potremo sostenere che la sua storia è "pure invention":
anche in italiano ricorre a volte lo stesso termine invenzione.
E infine, al bar con gli amici, potremo dire loro che abbiamo scoperto
che la nostra fidanzata non ci ama più........e che in realtà ci
ha raccontato solo "des boniments"
e quindi delle frottole.
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