La lingua italiana è da sempre stata contaminata da termini,
locuzioni e frasi provenienti da altri ceppi linguistici. Abbiamo
assistito, in particolare in questi ultimi anni, ad una vera e propria
invasione da parte di parole inglesi.
Ma, nel nostro linguaggio d'uso comune, utilizziamo spesso dei termini
francesi e a volte non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Pensiamo solo a quando ci rechiamo al ristorante: la prima cosa
che chiediamo al cameriere, dopo esserci accomodati a tavola, è
il menu. In italiano esiste il termine "lista",
ma in questo caso è difficilmente utilizzato. La parola menu,
inoltre, appare in altri contesti, come ad esempio nelle funzioni
dei moderni telefonini o, più in generale, delle apparecchiature
elettroniche.
Altro termine diffusissimo è la ben nota gaffe,
che in italiano può essere resa in vari modi: "brutta
figura", "figuraccia", "grigia"
credo
non sia raro sentire una qualunque persona che, quando ha compiuto
un'azione della quale si vergogna, si lasci andare all'espressione
"Che gaffe!".
Possiamo anche pensare alla situazione in cui siamo per la strada
e abbiamo un bisogno fisiologico impellente: spesso entriamo in
un locale pubblico, magari affollato, e chiediamo dove è
la toilette.
Sembra quasi che la parola "bagno" sia più imbarazzante
da dire in queste situazioni, mentre, dicendo toilette, risolviamo
tutto riparandoci da eventuali gaffes.
Altro termine francese utilizzato molto spesso in Italia è
réclame, l'equivalente italiano di "pubblicità.
Tale parola deriva dal verbo francese réclamer, che
letteralmente significa esporre o presentare un qualcosa a qualcuno
ad alta voce.
Non è raro, inoltre, che alcune parole francesi vengano italianizzate;
un esempio per tutti ci è dato dal termine "paltò"
utilizzato per indicare il cappotto. In realtà il paltò
non è altro la versione italiana di paletot, la cui
pronuncia è effettivamente proprio "paltò".
Di questi casi citati ne esistono altri e di essi se ne potrebbe
fare una lista (in questa frase menu non è corretto)
abbastanza lunga.
Quindi, si può tranquillamente affermare che, a dispetto
del crescente utilizzo quotidiano di termini inglesi, la lingua
francese ha un suo "zoccolo duro" all'interno del dizionario
italiano che difficilmente sarà soppiantato da altri
vocaboli.
Iacopo De Simone
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