Alla scoperta di un'autrice francese che è stata capace di dire
l'indicibile....
Marguerite
Duras, al secolo Marguerite Donnadieu, nasce a Gia-Dinh,
vicino a Saigon in Indocina, nel 1914 da genitori emigrati
in quelle colonie francesi.
Orfana di padre all'età di quattro anni viene allevata dalla
madre, dalla quale eredita la determinazione e l'ostinazione, che
risulteranno fondamentali per la sua carriera di scrittrice.
Pubblica il suo primo libro nel 1942 "Les impudents"
ed arriva a ricevere il Prix Goncourt nel 1984 con "L'amant",
è lei stessa a dire di sè:"Je suis quelqu'un
qui écrit avant tout".
Marguerite Duras è la scrittrice delle percezioni
intuitive, della stilizzazione dei luoghi, della sparizione
degli eventi a favore del primato dei dialoghi. Dialoghi
dove, comunque, i silenzi sono essenziali.....
E' solo così che si riesce a rendere quell'ossessione
dell'impossibilità di rendere conto delle situazioni,
soprattutto quando si tratta di situazioni amorose o caratterizzate
da desideri intensi.
Questo aspetto profondo dello stile della Duras trova il suo sfogo
ottimale nel momento in cui la scrittrice si apre all'esperienza
cinematografica.
Un esempio tra i più famosi e i più riusciti è
la sceneggiatura che scrive per il film realizzato da Alain
Resnais nel 1959 "Hiroshima
mon amour", che sarà un successo eclatante al
festival di Cannes del 1960.
"J'ai tout vu à Hiroshima.
Non, tu n'as rien vu à Hiroshima"
Sono le parole che ricorrono nei dialoghi, quasi come un rintocco
che dà alla conversazione dei due
personaggi che si incontrano tra le rovine di Hiroshima, un
ritmo cadenzato che ipnotizza e inquieta,
una litania che incanta e culla mentre accompagna una profonda
meditazione sull'amore, la vita, il tempo e la memoria....
Marguerite Duras si spegne nel 1996 a Parigi lasciando una bibliografia
immensa.
E per ricordarla,
ancora una volta, le parole di Hiroshima mon amour.....
"Qui es-tu ?...
Tu me plais. Quel événement. Tu me plais.
Quelle lenteur tout à coup.
Quelle douceur.
Tu ne peux pas savoir."
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